Perche' la Psicoterapia
"Quando si rimanda il raccolto, i frutti marciscono, ma quando si rimandano i problemi, essi non cessano di crescere" - Paulo Coelho
Purtroppo, ancora oggi, è diffusa nella popolazione una certa difficoltà nel pensare che esistano professionisti
competenti e qualificati, ai quali rivolgersi ed affidarsi in caso di sofferenza, malessere.
Si ha paura, si è diffidenti e forse ci si lascia pervadere da un senso di sconfitta personale nel chiedere aiuto.
Spesso ci si oppone con estrema resistenza all'idea di farsi aiutare, alimentando l'auto-convinzione che prima o poi tutto
passerà come è sempre passato e che il dolore psichico provato, seppur intenso, non è abbastanza "intenso"
da giustificare un intervento esterno.
E' diffusa la credenza che le difficoltà e l'esplorazione della propria persona debbano rimanere confinate in se stessi: o meglio
si pensa che i migliori psicoterapeuti siano le persone stesse. Permane l'idea che la sofferenza, che viene valutata soggettivamente,
sia l'essenza della vita e che perciò non sia proficuo un intervento.
Tutto questo può permanere sino ad un momento di break-down o meglio sino alla percezione dell'insopportabilità della
propria sofferenza. A quel punto la richiesta ricopre un carattere d'urgenza.
Ci si rivolge ad un professionista, nel momento in cui non si riesce più a produrre ossigeno per la propria sofferenza che
diffonde la percezione di un "collasso".
Rispetto alla percezione della nostra salute fisica più spesso si procede secondo un programma interno di prevenzione.
Forse da qua dovremmo partire per ridefinire l'importanza di ampliare la conoscenza di sè stessi, in un'ottica di prevenzione,
per una qualità della vita relazionale più soddisfacente.
Dovremmo diffondere l'idea dell'importanza di una relazione terapeutica per lo scandaglio delle proprie uniche modalità
relazionali, di esperienza del mondo e della sofferenza, perchè questo si traduce in un miglioramento del proprio benessere.
Oggi alcune delle diagnosi psichiatriche sono abbastanza conosciute: depressione, disturbo del comportamento alimentare, disturbo
dell'umore, disturbi di personalità..etc..etc... E così spesso le persone si auto-diagnosticano una psicopatologia,
esaurendo in tal modo il senso soggettivo dei propri sintomi in un'etichetta. La relazione psicoterapeutica si assume la
responsabilità della lettura e dell'apertura di senso dei sintomi portati dal paziente all'interno e attraverso la relazione
medesima.
Per rispondere alla domanda iniziale, io credo che la psicoterapia sia necessaria non solo per le psicopatologie "più
gravi" e per chi sta attraversando momenti di sofferenza diffusa o di break-down, ma più in generale per chiunque
pensi che darsi l'opportunità di aprire gli orizzonti del proprio percepirsi in relazione con gli altri, non possa che
migliorarlo.